martedì 28 febbraio 2012

LA BANDIERA LATITANTE

Oggi da sky.it: "Il procuratore generale Felice Isnardi ha chiesto la conferma della condanna, a 2 anni di reclusione, per il presidente della Lazio per aggiotaggio manipolativo e informativo in relazione a un'operazione su obbligazioni della società biancazzurra del 2005  [...] Secondo l'accusa, Mezzaroma avrebbe acquistato il 30 giugno 2005 un pacchetto del 14,6% di azioni della Lazio, collocate sul libero mercato, per conto dell'attuale presidente dei biancocelesti. Attraverso questa operazione, che per gli inquirenti ha tratto in inganno il mercato, Lotito avrebbe evitato di entrare in possesso ufficialmente di più del 30% delle azioni della società, cosa che lo avrebbe obbligato al lancio di un'Opa pubblica"

Mentre escono fuori gli altarini su come Lotito sia riuscito a mettere le mani sulla Lazio, dalla sua "latitanza" d'orata in Florida, Long Jhon si professa innocente e si scaglia contro Lotito, reo (secondo lui) di averlo infangato con il sostegno dei giornalisti. Visto che a livello globale è risaputo che dietro Chinaglia ci fossero i casalesi vi dico che non è così,  ma non è che lo dico io, c'è un'assoluzione di un GIP e questo è lo stralcio: Il giudice dell’udienza preliminare, Riccardo Amoroso, ha ritenuto infondate le accuse di riciclaggio e di impiego di danaro di provenienza illecita assolvendo Giuseppe Diana (per il quale il pm aveva chiesto 10 anni di reclusione), Bruno Errico (la richiesta era di 8 anni di reclusione) nonché Gian Carlo Benedetti, Diego Franchetti e Arturo Ceccherini (la richiesta del pm era di 6 anni). Per l’accusa i suddetti volevano impiegare 24 milioni di euro provenienti dall’attività di associazioni camorristiche operanti nella provincia di Caserta.

Quindi appurato che i casalesi sono stati esclusi dalla vicenda (ma questo pochi lo sanno perchè fa comodo così), c'è da dire che Chinaglia è comunque colpevole di aver avallato i movimenti poco leciti di un tale Di Cosimo che l'ha "usato" come uomo immagine per una fraudolenta scalata, prezzo concordato mai corrisposto di 500 mila dollari per tale incarico. Sarò un tifoso scemo ma io credo nella sua buona fede perchè " Giorgio Chinaglia è il grido di battaglia".

RML

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